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Lo
sapevate che il clima interno
di un terzo degli uffici in Europa non è
soddisfacente e che a causa di ciò le assenze per malattia sono molto più
elevate del normale?
Un buon clima interno sul posto di lavoro è una
condizione indispensabile per un ottimo rendimento dei propri
dipendenti. In molti ambienti l’aria
risulta essere troppo secca e vi si trovano
sostanze nocive.
I disturbi lamentati più frequentemente sono gola secca, mal di testa,
capogiri, spossatezza, irritazioni agli occhi, alle vie respiratorie e
tosse.
L’introduzione di piante ad azione purificante
può
ridurre fortemente questi disturbi. Le piante emanano vapore acqueo
nell’aria, assorbono il calore ed i rumori e sono in grado di assimilare
e distruggere la maggior parte delle sostanze nocive.
I posti di lavoro dotati di piante sono anche
percepiti come più gradevoli da chi li frequenta, contribuendo ad un
visibile calo dello stress
e dei sintomi della cosiddetta
sick building sindrome quali mal
di testa e spossatezza. Da diverse ricerche risulta inoltre che chi
lavora per più di 4 ore al giorno dietro uno
schermo si sente meglio ed è più produttivo se vi sono piante in
prossimità del monitor.
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Il piano per fasi
Un buon numero di piante nel luogo di
lavoro riducono i disturbi della salute e contribuiscono al
miglioramento del benessere dei dipendenti. E ciò si traduce in un
considerevole calo delle assenze per malattia e nel miglioramento del
rendimento e della produttività. Motivi più che sufficienti per adottare
un atteggiamento più attento all’ambiente sul posto di lavoro. Per
introdurre con successo questa politica è però necessario una
programmazione. Il seguente piano per fasi può essere d’aiuto in tal
senso.
Il piano per fasi:
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Attivazione di una politica
per la salute
-
Costituzione gruppo di lavoro
-
Analisi della situazione
-
Progettazione
-
Realizzazione
-
Valutazione collegiale
-
Adeguamento e il radicamento
della politica
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Fase 1
Attivazione di una politica per la salute
Per
l’introduzione di una nuova politica per la salute, il sostegno di
figure chiave e dei dipendenti è un requisito fondamentale. Il
management deve avere un’ampia visione
dei problemi legati alla salute e
deve convincersi dell’utilità
delle piante sul luogo di lavoro per migliorare le condizioni
lavorative. Per questo è importante sottolineare, con l’aiuto di
esempi calzanti, risultati di ricerche e materiale informativo,
l’importanza delle piante sul luogo di lavoro, coinvolgendo nel
piano anche i soggetti responsabili della gestione della salute al
fine di organizzare un’efficace politica ambientale.
Molto spesso le
hall delle aziende sono impreziosite da un elegante vaso di fiori.
Le piante non solo ravvivano l’ambiente
per i clienti, ma contribuiscono anche a renderlo un luogo piacevole
e sano in cui lavorare. Ogni azienda può trarre vantaggio da questi
effetti benefici introducendo delle piante nei propri uffici.
In molti posti
di lavoro la ventilazione è ben lungi dall’essere ottimale e
talvolta a ciò si aggiunge il fumo di sigaretta. Inoltre, da molti
materiali e apparecchiature fuoriescono sostanze nocive quali
formaldeide, toluene, benzene, solventi, ozono
e toner, che possono provocare disturbi.
Persino in uffici con buoni impianti di climatizzazione, più del 25%
dei dipendenti non è soddisfatto del clima ottenuto.
Accanto al
miglioramento della ventilazione e alla collocazione di stampanti e
fotocopiatrici in ambienti separati, la presenza di piante può
contribuire a migliorare la qualità dell’aria sui posti di lavoro.
Infatti, attraverso le foglie le piante vaporizzano l’acqua,
assorbono il calore (ed i rumori) e purificano l’aria da polvere ed
inquinamento; mantengono il clima più salubre e stabile, e riducono
i disturbi legati alla sick
building sindrome e le crisi in soggetti asmatici.
Le piante
possono essere un vantaggio anche all’esterno. Arbusti a foglie
caduche collocati sul lato dell’edificio esposto al sole, d’estate
provvederanno a respingere il calore e d’inverno consentiranno il
passaggio dei raggi solari all’interno, comportando un risparmio del
20% sulle spese di riscaldamento all’interno di un’azienda.
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ESEMPIO
Un investimento in piante
viene ammortizzato in un anno. L’esempio
di calcolo di seguito riportato si riferisce ad un’azienda che conta
100 dipendenti impegnati davanti ad uno schermo, in cui le assenze
per malattia diminuiscono dell’1%:
Investimento una tantum in 100 vasi
di piante € 15.000,-
Costi annuali
·
Manutenzione/sostituzione
€ 3.500,-
·
Ammortamento
€ 2.500,-
€ 6.000,-
Risparmi annuali
-1% di assenze per malattia =
salario annuale € 30.000,-
Proventi
1o anno
€ 9.000,-
anni
successivi
€ 24.000,-
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Fase 2
Costituzione gruppo di lavoro
Una volta poste
le basi e procurato il sostegno (finanziario e non) da parte del
management, la fase successiva è la creazione di un gruppo di lavoro
per lo sviluppo e l’attuazione di una politica del verde. A tal
scopo sarà utile definire chi debba
essere coinvolto, chi è già interessato e se vi sono già iniziative
in tal ambito.
Successivamente
si provvederà ad ufficializzare il gruppo o ci si affiancherà a
gruppi di lavoro già esistenti sulla questione del fumo o del clima
interno. È importante che nel gruppo di lavoro vi siano dipendenti
con background diversi, ad esempio
un membro del management, un rappresentante del personale, un membro
della commissione sulla sicurezza e la salute, un dipendente
dell’ufficio del personale e alcuni dipendenti. Magari vi sono
alcuni di loro con il ‘pollice verde che
saranno lieti di aderire all’iniziativa. È importante che la classe
dirigente sostenga visibilmente il progetto.
In seguito, si
definirà una panoramica delle forme di
concertazione esistenti e si cercherà di suscitare un loro
interesse per la politica ambientale e di coinvolgerle attivamente
nell’organizzazione. Si pensi in tal senso alle strutture di
concertazione nell’ambito della sicurezza sul lavoro, le ricerche
periodiche sulla salute dei lavoratori e il programma esistente di
informazione e formazione.
Si provvederà ad
inventariare i mezzi di comunicazione
esistenti nell’azienda, quali newsletter, intranet o bacheche, che
potranno essere utilizzati per diffondere informazioni generali sul
progetto ‘Un po’ di sano verde sul posto di lavoro e sui suoi
progressi.
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Fase 3 Analisi
della situazione
Per
l’elaborazione del piano sono necessarie informazioni sulla
situazione attuale dell’azienda e sulle reali possibilità di
migliorarla con l’aiuto delle piante. A tale scopo si procederà all’esame
del numero e del tipo di piante già presenti nell’azienda,
segnalando i luoghi in cui le piante sono poche o del tutto assenti
e se tra i dipendenti vi sia l’esigenza
di (più) verde nell’ambiente di lavoro. A tal proposito particolare
attenzione sarà dedicata alle postazioni di lavoro più vicine alle
fonti di sostanze nocive, come stampanti ed altri macchinari, e alle
postazioni di dipendenti che lamentano spesso disturbi tipo mal di
testa.
La raccolta di
questi dati può avvenire sulla base di
questionari o tramite
incontri di discussione con (rappresentanti dei) dipendenti. Sarà
utile presentare esempi calzanti, così da offrire ai dipendenti
un’idea delle reali possibilità di miglioramento del proprio
ambiente lavorativo e da renderli partecipi all’elaborazione pratica
del progetto.
Con questi dati
si procederà ad un’analisi della situazione, definendo priorità ed
informando i dipendenti dei risultati e della fase successiva del
progetto.
Fonti di
sostanze nocive
-
tende,
tappeti, moquette, tappezzeria
-
macchine
per copie eliografiche
-
schermi
-
liquido
correttivo
-
collanti
-
fotocopiatrici
-
ciclostili
-
asciugamani
in carta
-
moduli
prestampati
-
fumo
da tabacco
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Calo dei disturbi alla
salute dopo l’introduzione di piante
Sintomo
Calo successivo all’intervento
Spossatezza
-32%
Mal di testa
-25%
Capogiri
-25%
Irritazioni agli occhi -15%
Naso otturato -11%
Raucedine -31%
Tosse -38% |
Fase 4
Progettazione
In questa fase
si definiscono le
attività da svolgere. Dalla fase 3
è risultato che in un reparto non vi sono piante o che vi sono
dipendenti che subiscono spesso attacchi di mal di testa. Per
stabilire la attività si dovrà redigere
un piano di chi farà cosa e quando.
Se queste
attività vengono poi integrate nel piano
operativo annuale e nel piano di comunicazione dell’azienda, la
politica del verde diventerà automaticamente una parte della
politica dell’azienda in materia di salute.
Possibili
attività:
·
Fornire sufficienti piante salubri
per singola postazione di lavoro.
·
Dare particolare attenzione a postazioni di lavoro situate in
prossimità di fotocopiatrici.
·
Organizzare la cura delle piante.
·
Affidare ad una sola persona il compito di curare le piante.
·
Porre le piante in idrocoltura, una soluzione che necessita di meno
cure ed è ottimale per le piante come per le persone.
·
Coinvolgere un giardiniere per istruire il personale.
·
Organizzare un’escursione ad un vivaio in occasione di una giornata
del personale.
·
Organizzare un corso di cura delle piante per il personale.
·
Arricchire di verde anche l’esterno e l’ingresso dell’edificio.
·
Organizzare concorsi per la più bella postazione di lavoro ‘verde’.
·
Optare più spesso per piante in occasione di regali.
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Quali
piante?
L’ente
aerospaziale americano NASA ha condotto molte ricerche sull’azione
purificante delle piante sugli ecosistemi ambientali. I risultati
sono in qualche modo rielaborati nel
volume ‘50 sorprendenti piante per interno’, che descrive come le
piante purificano l’aria e quali piante si prestano meglio a tal
scopo. La kentia ad esempio, offre
un elevato apporto di vapore acqueo nell’aria, come lo
spatifillo, anch’esso ottimo
purificatore. Altre piante in grado di depurare l’aria sono il
ficus,
l’edera e il dattero
ornamentale. La formaldeide presente un po’ dovunque (nei materiali
edili, nella carta e nei mobili in materiali non naturali)
viene invece eliminata dall’aria dalle
felci, mentre l’ammoniaca è resa
inoffensiva dalla palma da interno
Rhapis. |
Fase 5
Realizzazione
Il piano è così
pronto per essere attuato. Una
comunicazione chiara e tempestiva delle
modalità di attuazione e
delle attività è essenziale per il
successo del progetto. La si può ottenere
utilizzando i canali di comunicazione esistenti all’interno
dell’azienda, quali riunioni, intranet, giornale aziendale, incontri
del personale e formazione dei nuovi assunti. Particolare attenzione
va dedicata all’avvio delle
attività, e sarà inoltre necessario informare regolarmente gli
interessati sullo stato delle attività e su eventuali risultati
intermedi.
Nel corso
dell’attuazione sarà bene osservare
e registrare le
esperienze di dipendenti e
dirigenti, che saranno utili al momento della valutazione del
progetto. Non si mancherà poi di discutere regolarmente
nell’apposito gruppo di lavoro l’andamento del progetto e, se
necessario, di rivedere il piano.
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Fase 6
Valutazione
Dopo circa sei
mesi (o quando il gruppo lo riterrà più opportuno) dall’attuazione
del piano si verificherà se tutte le attività
sono riuscite e quali siano state le
esperienze di dipendenti, dirigenti e quanti altri coinvolti.
Si definirà quante piante sono state aggiunte, se le piante
vengono adeguatamente curate, quante
persone abbiano partecipato agli incontri informativi, e si
chiederanno le motivazioni che hanno
spinto il personale. A lungo termine sarà possibile anche integrare
gli effetti sulle assenze per malattia,
in modo da ottenere una visione completa delle spese rispetto ai
proventi del progetto. Il gruppo produrrà e diffonderà all’interno e
all’esterno un rapporto sul progetto, le attività svolte e con
raccomandazioni e
suggerimenti per ulteriori
miglioramenti.
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Fase 7
Adeguamento e il radicamento della
politica
Una politica
per la salute in realtà non è mai completa, e lo stesso vale per una
politica del verde. Un’azione una tantum che preveda la collocazione
di piante un po’ dovunque non è certo sufficiente.
A seconda dei risultati della
valutazione, si potrà rivedere il piano ed analizzare periodicamente
la situazione relativamente al verde.
Ponendo l’accento
sul verde in diversi modi,
l’argomento resta vivo tra i dipendenti. Si pensi ad una gita
aziendale ad un vivaio, alla creazione di un elenco delle 10 piante
più salubri, o ad un premio tra i dipendenti per il pollice più
verde. Ogni anno si individuerà un area
di intervento, in modo che la politica del verde rimanga una
componente costante della cultura aziendale e che il clima
all’interno degli uffici rimanga salubre.
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Per saperne di
più
-
B. C.
Wolverton, 1997, How to Grow Fresh
Air, 50 Houseplants That Purify Your Home or Office, Penguin
Books, USA Edition, ISBN: 0140262431.
-
Shibata &
Suzuki, 2002. Effects of the foliage plant on task performance
and mood.
Journal of
Environmental
Psychology 22: 265-272.
-
Kaplan, 1993
The role of nature in the
context of the workplace.
Landscape
and Urban Planning 26: 193-201.
-
Lohr
V.L., Pearson-Mims, C.H. and Goodwin, G.K., 1996, Interior Plants
may improve Worker Productivity and Reduce Stress in a Windowless
Environment.
Washington
State University. Journal of Environmental
Horticulture, 14(2): 97-100.
-
Fjeld
T., 1995. The Effect of Interior Planting on Health Conditions
among Office Workers (preliminary results) Congress report,
Plants for People.
-
Fjeld
T, Veiersted B,
Sandvik L et al, 1998. The effect of indoor plants on
Health and Discomfort Symptoms Among
Office Workers.
Indoor
and Build
Environment 7: 204-206.
-
Ulrich,
R.S, 1992. How Design impacts Wellness. Healthcare Forum
Journal, September/October 20-25.
Rapporto
provvisorio Sydney University.
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